L’Università di Bologna e il suo impegno per la costruzione di un futuro sostenibile. L’intervista.

Con una comunità di circa 100.000 persone tra studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo, l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna – per i più Unibo – oltre che l’università più antica del mondo è uno dei partner di Bologna Missione Clima

L’intervista

Per capire meglio in che modo l’Università di Bologna si impegni ogni giorno per la costruzione di una città sempre più vivibile e sostenibile, abbiamo intervistato Giacomo Bergamini -professore ordinario di chimica e delegato per la sostenibilità dell’Alma Mater – che ci ha fornito uno sguardo accurato sulle azioni messe in campo dall’università per contribuire al percorso di Bologna Missione Clima.


Quanto è per voi importante il tema della sostenibilità e della lotta al cambiamento climatico? Qual è nello specifico il vostro contributo all’interno del percorso di Bologna Missione Clima?

giacomo bergamini unibo

Giacomo Bergamini – Delegato Unibo per la sostenibilità

La sostenibilità e la lotta al cambiamento climatico rappresentano una priorità assoluta per l’Università di Bologna. Riconosciamo che il nostro ruolo va oltre la formazione di professionisti, dobbiamo essere attori protagonisti nella transizione verso un futuro sostenibile. Il nostro impegno si concretizza in un approccio olistico che integra la sostenibilità in tutte le nostre attività: dalla didattica alla ricerca, dalla gestione dei campus al coinvolgimento della società civile.
All’interno di Bologna Missione Clima, l’Università di Bologna con la sua storia e la sua autorevolezza, deve porsi come un modello esemplare, dimostrando che è possibile coniugare eccellenza accademica e impegno ambientale. Siamo pronti ad ampliare le collaborazioni e a partecipare attivamente a iniziative comuni, mettendo a disposizione le nostre competenze e risorse per contribuire alla definizione di strategie e politiche locali e allo sviluppo di progetti di ricerca congiunti. Inoltre, ci impegniamo a ridurre drasticamente le nostre emissioni di CO2, allineandoci agli obiettivi del Climate City Contract, e a promuovere la consapevolezza e l’azione climatica tra i nostri studenti e la comunità cittadina.


Quali sono le principali azioni e i principali interventi di Unibo già realizzati, in corso di realizzazione e da realizzare entro il 2030 inclusi all’interno del Climate City Contract di Bologna?

L’Università di Bologna è fortemente impegnata nell’attuazione di azioni concrete per la sostenibilità, molte delle quali si inseriscono nel quadro del Climate City Contract di Bologna.
Tra le azioni già realizzate, spiccano gli interventi per la promozione della mobilità sostenibile, con incentivi all’uso del trasporto pubblico che hanno portato alla sottoscrizione di 20.000 abbonamenti TPER, 1000 abbonamenti START e 700 abbonamenti Trenitalia, per una spesa complessiva di circa 2.300.000 euro. Abbiamo anche ampliato le infrastrutture per la mobilità ciclistica, con l’installazione di 600 nuovi posti per il parcheggio delle biciclette nei nostri spazi, incentivando così uno stile di vita più sano e sostenibile.

Abbiamo inoltre implementato misure per la riduzione del consumo di plastica installando su tutti i territori del Multicampus erogatori di acqua microfiltrata gratuita a disposizione di tutta la comunità che ha portato ad un risparmio di 2 milioni di bottiglie risparmiate solo nel 2024.

A fine 2023 abbiamo redatto e approvato il Piano Energetico di Ateneo 2024-2030 che dovrà guidare le nostre azioni per un uso efficiente dell’energia e una maggiore sostenibilità. Partendo da un’analisi della situazione attuale – in cui prevalgono i consumi da combustibili fossili (soprattutto gas naturale), teleriscaldamento e rete elettrica, con una quota minoritaria di autoproduzione fotovoltaica (3% nel 2022) – il Piano delinea scenari futuri e indica le strategie per ridurre le emissioni di gas serra, aumentare l’uso di energie rinnovabili e migliorare l’efficienza.
Prevediamo interventi significativi sull’efficientamento energetico degli edifici (isolamento, ammodernamento impianti, relamping), l’espansione del teleriscaldamento e l’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili. Nei prossimi mesi si prevede infatti, l’installazione di circa 1.5 megawatt di impianti fotovoltaici, che ci consentirà di coprire quasi il 10% del nostro fabbisogno di energia elettrica con fonti rinnovabili. Vale comunque la pena ricordare che il nostro Ateneo già da alcuni anni acquista l’energia elettrica proveniente interamente da fonti rinnovabili (Opzione Verde). Abbiamo migliorato i sistemi di monitoraggio, gestione e controllo degli impianti per ottimizzare i consumi e ridurre gli sprechi. Tutti questi interventi ci consentono di ridurre i consumi energetici e il nostro impatto ambientale, con un notevole risparmio economico nel lungo periodo.


Qual è il coinvolgimento della comunità accademica e studentesca?

La nostra comunità, composta da circa 100.000 persone tra studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo, è una risorsa preziosa e un motore fondamentale del cambiamento. Ognuno, con il proprio ruolo e le proprie competenze, può contribuire attivamente alla transizione ecologica. Gli studenti, in particolare, sono portatori di nuove idee, energie e sensibilità, e il loro coinvolgimento attivo è essenziale per il successo delle nostre iniziative. Ma non solo loro: anche il personale docente e tecnico-amministrativo è chiamato a essere parte attiva di questo processo. Per questo motivo, promuoviamo iniziative di sensibilizzazione e formazione rivolte a tutti, incoraggiando la partecipazione attiva alla vita dell’Ateneo e supportando la proposta di soluzioni innovative e sostenibili da parte di ogni membro della comunità. Vogliamo creare un ambiente universitario in cui la sostenibilità sia un valore condiviso e praticato quotidianamente, in ogni ambito della nostra vita accademica e lavorativa.
L’università è parte integrante del tessuto sociale ed economico del territorio, e le nostre azioni hanno un impatto che va ben oltre i confini del campus. Collaboriamo attivamente con enti locali, aziende, associazioni e altre istituzioni per promuovere progetti comuni, trasferire conoscenze e contribuire allo sviluppo sostenibile della nostra regione. Ad esempio, i nostri progetti di ricerca sull’energia rinnovabile o sull’economia circolare possono fornire soluzioni innovative per le imprese del territorio. Inoltre, le nostre iniziative di sensibilizzazione e formazione contribuiscono a diffondere la cultura della sostenibilità nella cittadinanza, creando un circolo virtuoso di cambiamento in cui l’Università di Bologna ricopre un ruolo da protagonista in questa sfida centrale per il nostro futuro.