Bologna fa il suo bilancio ambientale

Lo scorso 5 dicembre si sono concluse le votazioni del Bilancio partecipativo 2020 che ha raccolto 22.247 voti, indirizzando i 2 milioni di euro stanziati dal Comune per realizzare le proposte delle comunità bolognesi per migliorare la città. 


 

Il Bilancio partecipativo, adottato dal 2017 dal Comune di Bologna, è uno strumento di democrazia diretta attraverso il quale i cittadini e le cittadine possono proporre e votare progetti per indirizzare le scelte dell’Amministrazione, quartiere per quartiere. 

Oltre a proporre e votare un progetto di riqualificazione (che ha riguardato, ad esempio, piazze, parchi, giardini e aree giochi) quest’anno, e in via sperimentale, è stato possibile anche indicare una priorità per il proprio quartiere (riguardo, ad esempio, ai temi dell’educazione, della cultura, dell’ambiente).

Tutti i progetti proposti sono consultabili nella pagina “Partecipa” della piattaforma “Iperbole – Rete civica” ma, osservando i dati, risulta chiara una tendenza: al voto del Bilancio Partecipativo, i bolognesi pensano  “verde”.

In particolare, se si guardano le preferenze espresse quest’anno nell’ambito delle priorità, si nota che i più di 20 mila voti riconoscono come obiettivi prioritari la salvaguardia dell’ambiente, la cura degli spazi verdi e l’attenzione alla mobilità sostenibile. In ogni quartiere almeno una priorità a tema ambientale si è collocata tra le prime tre posizioni, (su una media di 8 candidate per quartiere), aggiudicandosi perciò l’accesso ai finanziamenti.

Foto: Margherita Caprilli

Inoltre, 26 progetti di riqualificazione, dei 32 proposti dalle comunità bolognesi, guardano con attenzione alla costruzione e al miglioramento di spazi verdi o la realizzazione di veri e propri progetti in ambito di sostenibilità ambientale. 

Questo risultato non può essere letto come una mera casualità, considerando l’anno appena passato. Con la crisi socio-sanitaria, le aree verdi sono diventate a tutti gli effetti tra i pochi spazi urbani di possibile aggregazione e hanno acquisito, anche dal punto di vista di cittadini e cittadine che hanno espresso il voto via web, nuova importanza per il tessuto urbano e sociale. 

La coscienza e l’attenzione all’ambiente dimostrate dai risultati di quest’anno è un segnale forte della cittadinanza che si colloca in continuità con quella che era la tendenza degli scorsi anni. Guardando alle due edizioni precedenti del Bilancio partecipativo (2017 e 2018) si conferma infatti l’idea che a Bologna la riqualificazione è soprattutto attenzione agli spazi verdi. Infatti, la prima edizione del Bilancio partecipativo avvenuta nel 2017 vede tra i 6 progetti vincitori ben 4 relativi alla riqualificazione di aree verdi o giardini pubblici, mentre un quinto prevedeva la creazione di una pista ciclabile. Nel 2018 addirittura tutti e sei i progetti vincitori si sviluppano intorno ad aree verdi e giardini. 

Foto di Margherita Caprilli

In questi tre anni, il budget dei progetti e delle priorità votati con il Bilancio partecipativo indicano come il verde pubblico non venga considerato solamente come spazio volto a migliorare la bellezza e il paesaggio della città, ma anche come area di sviluppo per la comunità, spazio di opportunità per iniziative di aggregazione sociale, luogo di incontro identitario per il quartiere. 

Foto di Margherita Caprilli

I numeri collezionati dalle tre edizioni del Bilancio partecipativo sono di buon auspicio rispetto a un futuro ancora più verde per la città: in tutti i quartieri di Bologna la coscienza ambientale sta crescendo sempre di più, consolidandosi nel panorama cittadino. 

Consulta il report del Bilancio partecipativo 2020 per scoprire tutti i numeri.

 

Anna Violato – formicablu